Il secondo oro azzurro è di Thomas Ceccon.
L’unico nuotatore azzurro detentore di un record del mondo, ha conquistato l’oro olimpico nei 100 metri dorso a Parigi, la distanza che già gli aveva portato il primato mondiale.
Il giovane vicentino, classe 2001, era il favorito già prima dell’inizio di questi giochi olimpici e finalmente con questa vittoria pare abbia chiuso il cerchio,
Così, dopo l’oro nei 100 rana di Martinenghi, Ceccon è salito sul primo gradino del podio, confermandosi come uno dei grandi talenti del nuoto italiano, con il suo amato dorso.
Tuttavia, l’azzurro è riconosciuto come uno dei nuotatori più versatili della nazionale italiana, con successi anche nei 50 farfalla e nello stile libero.
Ceccon sul podio olimpico: tanti record per il vicentino
Con l’oro olimpico nei 100 metri dorso, Thomas Ceccon conquista la sua seconda medaglia personale a questi Giochi dopo il bronzo nella staffetta 4×100 stile.
Ceccon è riuscito a vincere nonostante fosse terzo a metà gara, grazie a una progressione perfetta che gli ha permesso di chiudere in 52 secondi, battendo il cinese Jiayu Xu (52”32) e l’americano Ryan Murphy (52”39).
Il successo di Ceccon è stato frutto di un durissimo lavoro e una preparazione atletica di altissimo livello.
A soli vent’anni, il campione azzurro aveva già festeggiato un argento e un bronzo a Tokyo con le staffette.
Per poi lavorare duramente per raggiungere l’obiettivo Parigi 2024 tra lacrime e sudore.
Fino ad oggi la sua dedizione è stata premiata con due titoli mondiali, quattro ori europei e un record mondiale nei 100 dorso (51”60) stabilito nel 2022 a Budapest.
Oltre ai suoi successi in acqua, Ceccon è un atleta a tutto tondo, con un grande seguito mediatico.
Da bambino giocava a tennis, tant’è vero che i suoi idoli sono Jannik Sinner, Roger Federer e Michael Phelps, ma una volta scoperto il nuoto, non si è mai più fermato, ed è facile intuire il perché..
Atleti azzurri: tra successi ed ed eliminazioni
L’oro di Ceccon è solo una delle medaglie attese per l’Italia a Parigi 2024.
Gregorio Paltrinieri ha raggiunto la finale degli 800 stile libero con il terzo miglior tempo (7’42”48), mentre Luca De Tullio si è qualificato con il settimo miglior tempo.
Benedetta Pilato, classe 2005, nella gara dei 100 rana, ha chiuso in quarta posizione, mancando il riscatto dopo la delusione di Tokyo.
La giornata ha visto anche molte difficoltà per gli atleti azzurri, tra cui l’eliminazione di Tommaso Marini agli ottavi nel fioretto maschile e il flop della squadra femminile di fioretto.
Anche l’assenza di successi nel judo, l’eliminazione della squadra di tiro con l’arco e la sconfitta del Setterosa di pallanuoto contro la Francia hanno oscurato il tricolore.
Tuttavia, il trionfo di Ceccon nei 100 dorso ha illuminato una giornata altrimenti segnata da ombre, confermandolo come uno dei grandi campioni di questa Olimpiade e portando orgoglio e speranza al Team Italia.
Ceccon: “Vincere qui è sempre stato il mio sogno”
E’ la confessione di Thomas Ceccon, dopo aver vinto l’oro olimpico nei 100 dorso a Parigi, il secondo dell’Italia ai Giochi.Ceccon tra due giorni tornerà in vasca per i 200 dorso e l’obiettivo ora è resettare la mente.
“Ho vinto grazie ai dettagli studiati da tempo.
Thomas Ceccon
Sono tanto felice, e anche molto emozionato.
La mia passione sarà sempre più forte dei sacrifici.
Per quanto mi riguarda sono contento, ho fatto una buona gara.
Ho voglia di gareggiare, e tanto.
Mi sono commosso ed è raro che succeda.
Anche prima di fare la gara lo ero.
L’emozione era forte anche in pre chiamata perché essere lì è un privilegio.
Mentalmente é una gara difficile, ti distrugge.
É più difficile di testa che fisicamente.
Ti giochi tutto e più ci pensi e più è logorante.
Certo se non avessi vinto non sarei andato a casa contento.
La mia medaglia sembrava scontata, ma potevo finire tranquillamente quarto.
Ora devo reprimere le emozioni e pensare di non aver vinto nulla.
Fin da ragazzino sapevo di poter vincere questa medaglia.
Da ragazzino, a 15 anni, l’allenatore mi chiese quale fosse il mio sogno, io risposi:
“Vincere le Olimpiadi” e lui mi disse:
“Calma, eh”
E’ sempre stato il mio sogno”
Vincere qui non è come ai Mondiali.
E’ una gara che capita ogni quattro anni.
Sono passato forte e ho provato a tenere fino alla fine.
E alla fine ero esausto.“