fbpx



Di Luca Esposito direttore Tuttosalernitana.com

Alzano la voce i tifosi, i dirigenti e i tecnici della Salernitana. Lo fanno contro la classe arbitrale ritenendo di essere stati più volte danneggiati nel corso di questa stagione. In effetti, anche oggi, ci sono state delle situazioni quantomeno dubbie. Nessuno mette in discussione la buona fede degli arbitri, ci mancherebbe, tuttavia un controllo al VAR dopo la rete del 2-1 viziata da fallo su Tchaouna avrebbe messo a tacere tante voci e polemiche che inevitabilmente contraddistingueranno tutta la prossima settimana. E’ accaduto anche dopo la gara con la Juventus, quando però il designatore ha assegnato un voto molto positivo a Guida scegliendolo per il big match della giornata successiva. Questo conferma quanto il sottoscritto afferma da tempo: protestare non serve assolutamente a nulla, anzi talvolta può sortire addirittura l’effetto contrario. Non sarebbe meglio essere più forti di queste situazioni e mettere a disposizione del mister una rosa di spessore?
Oggi riteniamo che la Salernitana, generosissima e sconfitta immeritatamente, paghi non solo le presunte sviste e la sfortuna, ma anche la scelta di non rinforzare l’organico e di presentarsi a Napoli con un solo centrocampista e gli esterni difensivi costretti ad agire come mezzali. Senza dimenticare che la difesa è la stessa che prende due gol a partita e che davanti, tolto Dia, si fa grande fatica a segnare e tutto si regge sulle spalle di un trentasettenne.
Pierozzi, Basic, Zanoli: possono essere loro a cambiare volto ad una squadra, gente forse anche valida ma che non gioca da mesi? Si può pensare di intervenire a centrocampo con chi fa la panchina in B a Cremona? Il presidente, a nostro avviso, dovrebbe avere un dialogo maggiore con stampa e tifoseria e spiegare una volta per tutte come si possa passare dal sogno europeo all’idea di salvaguardare i bilanci nella sessione invernale del mercato.
Con Napoli e Juventus la partita è stata preparata benissimo dall’allenatore, ma che può fare Inzaghi se poi è costretto ad adattare Bronn in mediana o a puntare su Ikwuemesi che, ad oggi, sta facendo tanta fatica facendo rimpiangere Piatek e addirittura Djuric? C’è poi il discorso dei gol subiti nel finale, e lì non può essere solo sfortuna. Inesperienza, superficialità, paura di vincere, pressione: quale componente sta pesando di più?
Ad ogni modo e prendendo in esame la possibile vittoria del Cagliari sul Bologna, la classifica inizia ad essere di nuovo preoccupante e si è sfruttato male l’entusiasmo post Verona. Allo stesso tempo, però, chi gioca così bene e ha un pubblico come quello granata non può certo alzare bandiera bianca. Le dirette concorrenti non sono superiori e, in casa, c’è tutto per ottenere le 5-6 vittorie necessarie per agganciare il treno salvezza.