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La Salernitana c’è. Il messaggio al campionato e alla corsa salvezza è stato perentorio, forte e chiaro. La sconfitta può trarre in inganno solo perché in palio c’erano tre punti importanti in chiave scudetto per la Juventus che in quella salvezza per i granata. E allora, avanti così, lo spirito è quello giusto: c’è voglia di giocarsela di nuovo l’impresa. Va detto che Pippo Inzaghi sta restituendo un’identità tattica oltre che di gioco. È solo la classifica ad essere troppo avara nei confronti della squadra granata.

La salvezza si può fare, ma a patto che si faccia un mercato degno della tifoseria. La cura Sabatini, l’abbiamo già evidenziato, ha dato risposte importanti sotto il profilo mentale. L’esperienza c’è, così come la competenza. Ora occorre fare quello step in più ed investire sul mercato rinforzando la squadra. Il presidente Iervolino dopo aver fatto un passo indietro richiamando il diesse, deve dargli i necessari strumenti economici per il mercato.

Mazzocchi è andato, l’affare non importa se lo ha fatto il Napoli pagandolo tre milioni o la Salernitana a cederlo. Quel che conta è trovare una valida alternativa all’esterno. Da sciogliere la questione Dia che si trascina da questa estate. Se cederlo significa fare cassa, allora che si trovi anche per lui un degno sostituto. All’orizzonte c’è il derby più incerto della storia con il Napoli che sembra tramortito dopo il tracollo a Torino. La Salernitana è nel miglior momento della stagione e può approfittarne per vincere il primo derby di serie A nella storia. Sarebbe la svolta della stagione per la terza impresa consecutiva di salvarsi dalla retrocessione.