Il brindisi si può fare per il 2023 che finisce bene e per l’auspicio che il 2024 possa portare una nuova salvezza. Una cosa è certa: la cura Sabatini si è fatta già sentire. Due gare da quando Walter è tornato a Salerno e la squadra ha iniziato di nuovo a girare. Quattro punti in centottanta minuti e la salvezza non è più un miraggio, bensì una nuova impresa che si può centrare; ora a soli due punti dalla quota fuori pericolo. Ed il mercato non è ancora iniziato.
Questo sta a significare quanto sia stato importante aver richiamato un direttore generale dello spessore di Sabatini, esperienza, competenza e scaltrezza sul mercato in entrata e in uscita, ma anche nelle dinamiche della squadra e nelle motivazioni ritrovate. Il presidente Iervolino ha indovinato il dejavù, gli vanno fatti i complimenti per aver messo da parte le incomprensioni del passato per pensare al presente e in special modo al futuro.
Ma veniamo alla squadra che non vinceva da undici mesi in trasferta e a Verona ha sbancato il Bentegodi con una prova da squadra vera, che vince soffrendo, ma ritrova certezze, gioco ed anche uomini chiave. Fazio leader ritrovato di una difesa che non ha preso gol in uno scontro diretto fondamentale. Molto bene anche la fase offensiva con Candreva e Tchaouna, il primo prezioso, il secondo decisivo per una vittoria troppo importante e che chiude col botto il 2023. Con lo champagne da stappare per il 2024 aspettando il mercato e i colpi di Sabatini, il dg ritrovato per una salvezza ora più che possibile guardando la classifica e le ultime prestazioni della squadra che se la vedrà contro la Juventus. Sognare non costa nulla dopo l’impresa del Bentegodi.