Poteva andare peggio, ma molto peggio alla Juventus vista la sentenza della UEFA sull’esclusione dei bianconeri competizioni europee del prossimo ed unico anno. Fatto sta che la sentenza ha portato diversi problemi al club. il nuov ds Giuntoli avrà un bel da fare dovendo cedere gli esuberi tra prestiti e trasferimenti a titolo definitivo. Ma le precarietà non sono solo sul lato tecnico e sportivo. La Juve dovrà fare anche i conti con ingenti perdite di soldi a causa dell’esclusione dalla Conference League, una competizione capace di portare entrate economiche ai club che la disputano.
L’esclusione della Juve dalla Conference League può generare un deficit fino a 30 milioni di euro. Lo riporta Fanpage, spiegando come quest’incasso prospettato da parte dei bianconeri sarebbe stato comunque una sorta di paracadute, visto che grazie alle competizioni disputate negli scorsi due anni il club è arrivato a guadagnare circa 80 milioni all’anno. La Conference League, invece, parte da una quota per le squadre di 235 milioni di euro, suddivisa nel 40%come premio di accesso (94 milioni complessivi e 2,94 per i club), il 40% per i premi legati ai meriti sportivi, il 10% come coefficiente (23,5 milioni totali per tutte le squadre) e il restante 10% in base al market pool. Le ultime due percentuali sarebbero state a favore della Juve, che si sarebbe presentata col miglior posizionamento nel ranking e sostenuta dal market pool italiano. Invece, i bianconeri non potranno sfruttare nessuna di queste carte.