Ecco a voi Giacomo Raspadori: la fantasia, la classe, l’estro al servizio dell’Italia.
C’era una volta Roby Baggio. O anche Alex Del Piero, Francesco Totti. Giusto per citare qualche nome del recente passato. L’Italia dei giovani di Mancini ha trovato il suo nuovo numero 10.
Si tratta di Giacomo Raspadori, per gli amici Jack. Il gol contro l’Inghilterra, ma anche le sue giocate hanno ricordato i grandi azzurri, quelli che portavano non solo il numero di maglia unico nel suo genere, rinomato per essere il marchio di fabbrica della fantasia. Già, perchè il talento del Napoli nel suo Dna ha proprio quei numeri, oltre al numero di maglia che non lascia spazio ai dubbi sulla fantasia dell’ex Sassuolo pagato 35 milioni proprio nell’ultimo mercato estivo. Una bella cifra per rimpiazzare un pezzo di storia del Napoli: quel Dries Mertens, uomo dei record in fatto di gol segnati. Ma è sul ruolo in campo che tutti si interrogano. Raspadori è un numero dieci, o un falso nueve, ma riesce ad adattarsi sulla corsia destra o sinistra. Un bel jolly per Roberto Mancini, ma anche per Luciano Spalletti che lo ha lanciato col Napoli utilizzandolo come attaccante centrale nella gara contro le Spezia.
E Raspadori lo ha ripagato con un gol proprio allo scadere. Poi successivamente nella gara contro i Rangers a Glasgov, altra brillante prestazione ed altro gol questa volta vestendo i panni della sottopunta. Due gol in azzurro Napoli e poi il primo con la Nazionale. Altro gol pesantisimo, quello che ha permesso all’Italia di battere nuovamente l’Inghilterra. Un gol alla Baggio, o anche alla Del Piero, o se vogliamo alla Insigne di cui Jack sembra perfetto per raccoglierne l’eredità nel Napoli, ma anche in Nazionale: