In Italia come in Europa, la Juventus va a picco. E Max Allegri è sul banco degli imputati dopo un inizio disastroso in campionato ed in Champions League. Numeri impietosi, da esonero in tronco se non si chiamasse Allegri e sono guadagnasse tutti quei milioni. Per un calcio ormai antico, scontato e anche brutto da vedere.
Prima si diceva; Allegri gioca male, ma vince. Ora neppure quello. Va bene, troviamo l’attenuante degli infortunati, uno dietro l’altro: in cima Pogba. Una cosa è certa, le minestre riscaldate non hanno mai funzionato. Nel calcio anche, alla Juventus la dimostrazione è tangibile. Il ritorno di Max si è rivelato un flop totale. Pirlo e Sarri che ha vinto anche lo scudetto sono stati massacrati.
Il colpevole non è solo Max, ma chi lo ha voluto di nuovo al comando della Juventus pensando di poter tornare e vincere in Italia e magari anche la Champions sfuggita per due volte allo stesso Allegri a Berlino e Cardiff. Certo contro Messi e Ronaldo, ma ora si rischia di sprofondare negli inferi della Champions. Zero punti, due sconfitte. E ora in campionato Max si gioca tutto contro il Monza. Difficile poter immaginare che l’allenatore si dimetta, ma occorre la svolta. Epocale.
Ci vuole un nuovo progetto, un nuovo comandante in panchina. Allegri non si è aggiornato nei due anni di fermo e forse la suggestione di tornare alla Juventus lo ha condizionato, quando c’erano offerte dall’estero e dall’Inter. Accettare di nuovo la Juventus è stato un boomerang fatale. Ormai è troppo tardi per tornare indietro. Anche Agnelli dovrebbe fare un passo indietro e ammettere di aver sbagliato l’ennesima scelta prima che sia troppo tardi.