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Jasmine Paolini si ferma agli ottavi di finale degli US Open, uscita sconfitta nel confronto con la ceca Karoline Muchova.
Quest’ultima si è imposta con un doppio 6-3, chiudendo il match in poco più di un’ora di gioco, dimostrando grande solidità e continuità.

La partita ha visto Paolini lottare con determinazione, ma la sua avversaria, grazie a un servizio potente e colpi ben piazzati, ha saputo controllare gli scambi cruciali, evitando di concedere opportunità all’italiana.

Con questa vittoria, Muchova centra i quarti di finale, dove affronterà la vincente del confronto fra l’ex numero uno del mondo Caroline Wozniacki e la brasiliana Beatriz Haddad-Maia.
Ora, per Muchova si apre la sfida verso una possibile semifinale, in un torneo che si preannuncia sempre più competitivo, mentre Paolini potrà trarre insegnamenti importanti per migliorarsi nei prossimi appuntamenti del circuito.

Il cammino di Paolini si conclude così a un passo dai quarti, ma il suo percorso nel torneo rimane positivo,
avendo raggiunto uno dei migliori risultati della sua carriera in uno Slam.


Jasmine Paolini fuori agli ottavi: cede in due set contro la ceca Muchova, 3-6 3-6.

Jasmine Paolini, numero 5 del ranking WTA, non riesce a conquistare la sua terza finale in un torneo del Grande Slam, dopo quelle ottenute al Roland Garros e a Wimbledon.

Nei ottavi di finale degli US Open, Paolini ha mostrato un buon inizio di match, riuscendo a strappare il servizio all’avversaria, Karoline Muchova, e portandosi sul 3-1 nel primo set.
Tuttavia, Muchova, ex numero 8 al mondo e attualmente 52ª, ha rapidamente recuperato, vincendo cinque giochi consecutivi e aggiudicandosi il primo set.

Nel secondo set, Paolini ha tentato di reagire, interrompendo la serie negativa con un game conquistato all’inizio.
Ma Muchova ha continuato a dominare, mostrando un gioco solido e ben bilanciato.
La ceca ha effettuato un break decisivo, portandosi sul 4-3 e poi sul 5-3, per chiudere il match con un dritto vincente al primo match point.

Muchova, 28 anni, aveva dovuto interrompere la sua stagione lo scorso anno a causa di un infortunio al polso.
Dopo un’operazione a febbraio, è tornata in campo a giugno a Eastbourne, ma ha giocato pochissimo nel 2023.
Nonostante i buoni risultati a Eastbourne e Palermo, è stata eliminata presto in altri tornei, tra cui Wimbledon, le Olimpiadi di Parigi e Cincinnati.
All’arrivo agli US Open, aveva collezionato solo sette vittorie stagionali, nessuna delle quali in tornei del Grande Slam.

Dall’altra parte, Paolini è sembrata visibilmente affaticata, probabilmente a causa delle fatiche accumulate nelle settimane precedenti.
Dopo la medaglia d’oro nel doppio alle olimpiadi di Parigi insieme alla sua collega Sara Errani,
Questo risultato conclude la sua partecipazione agli US Open, ma resta un segnale positivo del suo percorso in carriera.

Jasmine Paolini

Jasmine Paolini: “Sono contenta e fiera di come sono andate le cose”

Il sorriso di Jasmine Paolini è diventato il simbolo della stagione Slam 2024.
La tennista toscana ha concluso la sua straordinaria stagione Slam segnando un punto di svolta nella sua carriera.

Il match contro Muchova, tuttavia, è stato particolarmente impegnativo e ricco di tensione.
Nonostante la sconfitta, la determinazione e la grinta di Paolini sono state evidenti, dimostrando il suo straordinario talento e la sua resilienza.

Questo incontro ha messo in luce la sua capacità di competere ai massimi livelli e ha posto le basi per ulteriori successi futuri.
La stagione di Paolini resterà nella memoria come un periodo di grandi conquiste e di crescita, lasciando presagire un futuro brillante per la tennista toscana.

“Sono contenta e fiera di come sono andate le cose
Sono stati quattro tornei indimenticabili,
ma sicuramente Wimbledon è stato il migliore…
senza nemmeno tanti dubbi, più di Parigi.
Sarà per l’atmosfera magica,

sarà perché mi aspettavo meno visto che non avevo mai superato un turno,
sarà perché Wimbledon è Wimbledon.
Mi è rimasto dentro.

La grossa differenza oggi l’ha fatta il servizio,
io non ho servito benissimo, lei invece lo fa sempre al meglio.
Con una giocatrice con queste caratteristiche sono fondamentali le partenze,

il servizio e la risposta,
se non funzionano quelle è dura poi imporre il proprio gioco e le proprie idee.
Questa stagione è stata positiva su tutte le superfici.
Ho giocato bene a Dubai, poi sulla terra, sull’erba.
La terra è la superficie dove sono nata e dove da subito mi sento più a mio agio,
ma so che facendo le cose giuste e lavorando in un certo modo, posso esprimermi su tutte le superfici.

L’ho sempre pensato e ora l’ho anche dimostrato a me stessa”.