Arriva la promozione per il Venezia, che dopo Parma e Como, è la terza squadra a conquistare la Serie A.
I lagunari vincono nei finali dei play-off di Serie B e basta un solo gol di Gytkjaer contro la Cremonese per tagliare un traguardo importantissimo.
Così, dopo una stagione conclusa al terzo posto, il Venezia è riuscito a coronare il sogno della promozione, dimostrando sul campo la propria conoscenza ed esperienza, elementi che hanno fatto la differenza nella fase finale della stagione.
Arriva la promozione per il Venezia: Gytkjaer decide la finale
Dopo ben due anni in Serie B, il Venezia torna a competere nella massima competizione.
Un pareggio sarebbe stato sufficiente, ma gli arancioneroverdi hanno giocato con determinazione, chiudendo la loro corsa verso la promozione con una vittoria davvero significativa.
All’andata allo Stadio Zini era finita con un pareggio a reti bianche, lasciando tutto aperto per il ritorno.
La gara inizia con un tentativo dalla distanza di Tessmann, ma lo stadio Penzo esplode di gioia quando al 24′ Busio serve Gytkjaer, che segna il gol si rivela decisivo per la promozione del Venezia in Serie A, nonostante il disperato tentativo di salvataggio di Sernicola.
Durante il match, la Cremonese tenta ripetutamente di pareggiare con agire con un tiro di Sernicola fuori misura e un potente sinistro di Castagnetti, ma si scontra con un Joronen in stato di grazia, capace di respingere ogni attacco.
Nella ripresa, la Cremonese effettua due cambi: Collocolo per Buonaiuto e Coda per Vazquez e crea un’occasione con Zanimacchia, che dribbla due avversari e sfiora l’incrocio.
Nella fase finale della partita, con sei minuti di recupero, il gioco si fa molto fisico, ma i lagunari mantengono il vantaggio, resistendo agli assalti finali della Cremonese.
Arriva la promozione per il Venezia, che festeggia il grande ritorno in Serie A davanti al proprio pubblico.
Vanoli: “Abbiamo fatto un’impresa”
l tecnico del Venezia Paolo Vanoli ha parlato ai microfoni dopo la vittoria contro la Cremonese, che ha significato il ritorno in Serie A.
“Sono senza parole.
Abbiamo fatto un’impresa, complimenti a questi ragazzi.
Siamo partiti dal fondo, a novembre di un anno e mezzo fa.
Siamo passati attraverso a delle delusioni e arrivati a questa promozione meritata.
Abbiamo affrontato due corazzate come Palermo e Cremonese.
Ho detto ai ragazzi che con l’impegno i sogni si realizzano e li abbiamo realizzati.
Ho detto ai ragazzi che questa promozione deve essere un inizio.
In prospettiva devono capire come si è arrivati a vincere.
La società mi è stata vicina, ci abbiamo creduto tutti compresi i tifosi.
Mi voglio godere questi momenti, da un anno e mezzo che non respiro.
A gennaio non avevamo più giocatori bravi nell’uno contro uno,
quindi sono tornato a quello che sapevamo fare l’anno scorso.
Lì è iniziata la nostra seconda fase,
grazie ai ragazzi che hanno capito al volo cosa servisse”
Paolo Vanoli
La delusione della Cremonese: le parole di Stroppa
D’altra parte, tanta amarezza per il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa, che ha dichiarato ai microfoni:
Giovanni Stroppa
“Mi dispiace per tutto: per i tifosi e per la squadra, che veramente hanno dato tutto.
L’abbraccio finale con la gente che era qua è la fotografia di dove siamo arrivati.
Abbiamo creato un sacco di occasioni,
abbiamo preso in mano la partita e trovato situazioni importantissime soprattutto nel primo tempo.
Il secondo è stato a senso unico, per il resto che dire…
Mi dispiace, sono molto dispiaciuto perché tutti credevamo ad un epilogo diverso.
Complimenti al Venezia, che è una grandissima squadra.
Peccato, purtroppo in questo contesto una delle due doveva perdere ed è capitato a noi.
Questo non toglie il grande lavoro che abbiamo fatto insieme,
ripeto che sono orgoglioso di allenare questa squadra e questi ragazzi,
che hanno sputato sangue.
Da parte mia dello staff posso solo ringraziare i ragazzi,
ma anche la società che mi ha permesso di allenare la Cremonese.
Lavorare con questa squadra è bellissimo, dispiace per quanto successo oggi.
Non posso dire niente, anche a livello strategico.
Abbiamo creato occasioni sia nel primo che nel secondo tempo,
non posso aggiungere altro.
Bisogna considerare la squadra che hai di fronte, i problemi che nascono quando vai all’attacco.
Il rammarico è che non siamo riusciti a portarla a casa.
Io personalmente ho preso la squadra undicesima
e siamo arrivati in finale playoff con un’idea di calcio ben definita,
dominando quasi tutte le partite e creando l’impossibile.
Per me il bilancio è straordinario, e credo debba esserlo per tutti.
Non so se la società ha una visione diversa, noi siamo molto uniti sotto questo aspetto,
ma è una domanda da porre a loro.
Io vorrei cominciare a giocare domani.
Sicuramente c’è il dispiacere, ma di lavoro ce n’è tantissimo
Potrei non essere oggettivo, forse a livello di occasioni abbiamo creato di più noi.