Di nuovo il Barcellona. Sembra quasi un destino scritto, anzi pescato a caso dall’urna di Nyon. Il Napoli non ha mai battuto i catalani: Zero vittorie per il Napoli in due competizioni diverse, Champions ed Europa Legaue. Solo due pareggi e due sconfitte con Gattuso prima e Spalletti poi seduti in panchina. Questa volta ci sarà Walter Mazzarri che ha affrontato i catalani nel lontano 2011, seppur solo per l’amichevole di lusso del trofeo Gumper al Camp Nou.
Certo è che il Barcellona non è più quello dei fenomeni del tiki taka targato Guardiola, ma è certamente l’avversario da via di mezzo rispetto a quello che rappresentava l’ostacolo maggiore, vedi Bayern Monaco e City e quello che il Napoli avrebbe di gran lunga preferito pescare dall’urna di Nyon, ovvero una tra Borussia Dortmund o Real Sociedad. Ma in palio non ci sono solo i quarti di Champions agguantati per la prima volta nella storia, bensì la partecipazione al mondiale per club dove il Napoli nel ranking insegue la Juventus a 47 punti contro i 41 degli azzurri. Conti alla mano bisogna superare il turno e vincere almeno una delle due sfide dei quarti. Insomma, in gioco non c’è il semplice prestigio, ma svariati milioni di euro tra passaggio del turno in Champions e partecipazione al mondiale.
De Laurentiis lo sa bene, ecco perché il Napoli è pronto ad investire sul mercato per andare a coprire quei buchi lasciati dai giocatori africani in partenza per la coppa, Anguissa e Osimhen. E’ possibile che si faccia qualcosa anche nel reparto difensivo, dove l’organizzazione non sembra ancora essere stata registrata dopo l’addio di Kim. In più c’è da centrare la qualificazione in Champions anche per l’anno prossimo. Bucarla sarebbe dannoso per il bilancio seppur in attivo del Napoli e per le riserve altissime di capitale a disposizione. Dicevamo, mondiale per club, qualificazione ai quarti di Champions sono collegate. Dall’una dipende l’altra. Ben diverso è la Champions dell’anno prossimo dove la concorrenza è agguerrita e lo scontro diretto con la Roma ci dirà a che punto è la guarigione del Napoli del Mazzarri 2.0. Dopo le vittorie con Braga e Cagliari almeno da un punto di vista di risultati qualcosa è cambiato. Occorre vedere i progressi di una squadra ancora frastornata dal doloroso addio di Spalletti e dalla sciagurata gestione targata Garcia. Mazzarri non può fare miracoli, ma già quello che è riuscito a dare alla squadra in cosi poco tempo è già tanto.