Certe volte ritornano, anche perchè è davvero passata un eternità. Sembrava essere una suggestione, ancor di più dopo l’accordo raggiunto con Igor Tudor, poi il ribaltone: dieci anni dopo Walter Mazzarri torna ad allenare il Napoli. Cuore, grinta, anima, quello del Napoli dei tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani. Walter Mazzarri ritrova il Napoli ed altri tre tenori, già campioni d’Italia, Osimhen, Raspadori e Kvaratskelia. Dovrà essere lui a traghettare per i prossimi sei mesi e soprattutto a rialzare la squadra dopo il flop di Rudi Garcia esonerato dopo appena undici giornate di campionato. L’interrogativo è quale modulo utilizzerà? Il 3-4-2-1, 3-5-2. Tutti coloro che si sono succeduti in panchina hanno sempre optato per la linea difensiva a quattro e due esterni offensivi a supporto di una o due punte. In particolare, il modulo prediletto da De Laurentiis è il 4-3-3, al punto da scegliere l’allenatore la scorsa estate sulla base di una continuità tattica.
Idee tattiche di Mazzarri
Il 4-3-3 di memoria Spallettiana è la richiesta avanzata da De Laurentiis visto che Mazzarri ha studiato il recente e glorioso passato del Napoli cancellato dal modello di gioco poi praticato da Rudi Garcia senza troppa fatica. C’è poi l’ipotetica difesa a tre sarebbe composta da Ostigard, Rrahmani e Natan. Di Lorenzo sarebbe senz’altro l’esterno a destra, mentre a sinistra potrebbe trovare spazio Olivera; al centro Anguissa e Lobotka. Per il tridente d’attacco, Osimhen è inamovibile. A quel punto il tecnico può studiare due soluzioni: due fantasisti come Zielinski e Raspadori o due ali con Kvaratkshelia e Politano.
Walter Mazzarri è il nuovo allenatore del Napoli per sette mesi. E poi? La domanda nasce quasi spontanea, visto che De Laurentiis non ha accettato di legarsi a un allenatore con rinnovo automatico in base all’eventuale quarto posto. Certo, il numero uno azzurro deciderà poi in itinere cosa fare, perché se Mazzarri dovesse dimostrarsi ancora in grado di guidare il Napoli – un po’ come fatto Ancelotti con il Real Madrid dopo due esperienze negative – potrebbe anche esserci una clamorosa conferma. Si vedrà, ovviamente, e il campo sarà giudice. Però nella testa di De Laurentiis ci sono quattro nomi nella short list per la prossima annata.
Vincenzo Italiano – Sarebbe stato l’obiettivo numero uno anche in quest’estate, tanto che i contatti ci sono stati. Poi però Barone e Commisso si sono esposti, confermando il proprio allenatore. Anche perché dopo due finali, una di Coppa Italia e l’altra di Conference, era impensabile cambiarlo visto il contratto fino al giugno 2025. In estate può essere diverso.
Walter Mazzarri è il nuovo allenatore del Napoli per sette mesi. E poi? La domanda nasce quasi spontanea, visto che De Laurentiis non ha accettato di legarsi a un allenatore con rinnovo automatico in base all’eventuale quarto posto. Certo, il numero uno azzurro deciderà poi in itinere cosa fare, perché se Mazzarri dovesse dimostrarsi ancora in grado di guidare il Napoli – un po’ come fatto Ancelotti con il Real Madrid dopo due esperienze negative – potrebbe anche esserci una clamorosa conferma. Si vedrà, ovviamente, e il campo sarà giudice. Però nella testa di De Laurentiis ci sono quattro nomi nella short list per la prossima annata.