Bentornato mister X. La casella vittorie è ferma ancora a quota zero. Ecco a voi Pippo Inzaghi, lo specialista dei pareggi, anche quelli che dopo un primo tempo finito con la Salernitana in vantaggio di due gol col il Sassuolo. E bisogna ringraziare le prodezze di Ochoa che ha fatto il fenomeno sui ventinove tiri in porta dei neroverdi capaci di pareggiare nel secondo tempo, poi legni e miracoli. Bisogna dire una cosa, ovvero che l’avvento di Inzaghi non ha sortito nessun effetto speciale.
La verità è che Pippo non è mai stato un allenatore da pronto intervento, diciamo la verità, per salvare la Salernitana ci voleva ben altro. Un esperto in salvezza, un dottore da pronto intervento ed invece nulla, si è puntato su Inzaghi che nei numeri da serie A con Milan, Bologna e Benevento è da media retrocessione: una cosa è certa, il pareggio doveva essere una vittoria e si stava tramutando in una clamorosa sconfitta in rimonta se non fosse stato per Ochoa, autentico paratutto. Per salvare la Salernitana ci vuole ben altro, occorrono le vittorie, la gestione delle partite, la qualità dei calciatori. Ci chiediamo come sia possibile rinunciare a Kastanos, uno che di qualità ne ha da vendere ed affidarsi invece a giocatori non ancora pronti per il campionato italiano come Legosky e Martegani, che non hanno al momento nè il passo, nè la gamba.
Non ce ne voglia Inzaghi, mister x, ma occorre far presto, vincere le partite come quelle contro il Sassuolo. Occorre un’identità tattica e di gioco, e non metamorfosi da un tempo ad un altro. A gennaio anche il mercato sarà decisivo dopo quello estivo che oltre ad essere dal budget ridotto è stato anche investito male dal ds De Sanctis. Insomma, tutti i torti Paulo Sousa non li aveva, o meglio non era l’unico colpevole. L’unica colpa, forse, è stata quella di incontrare De Laurentiis in estate. Magari una colpa ce l’ha anche la Salernitana, se proprio non è andato giù l’incontro bastava esonerarlo con un po’ di anticipo. Confusione totale che regna sovrana ancora a Salerno, in campo e fuori. La sosta sarà provvidenziale per cercare di mettere un po’ di ordine.