Il Napoli è tornato a far paura al campionato, riecco allora i campioni d’ Italia in carica. Pronta la grande sfida al Real Madrid dell’ex Carlo Ancelotti che vale la testa della classifica del girone.
Più forte anche delle polemiche su Osimhen, tra video tik tok, botta e risposta a suon di comunicati tra la società e il bomber nigeriano.
La fame di vincere ancora è viva negli occhi degli azzurri già campioni che vogliono e possono ripetersi. Sono bastate due vittorie di fila, due poker sontuosi rifilati ad Udinese e Lecce.
E’ stato necessario schiacciare il bottone del gioco a memoria della passata stagione per azionare nuovamente la macchina perfetta capace di vincere lo scudetto dopo trentatrè anni.
Il confronto tra giocatori e Garcia ha riportato le certezze smarrite nel gioco e nei risultati.
Il Napoli è tornato, lo dice la classifica, lo certificano i numeri: in tre gare solo un gol subito e otto realizzati. Difesa registrata con la coppia inedita Ostigard Natan, varata per esigenze di infortunio di Rrhamani e Juan Jesus.
Il centrocampo è tornato a macinare gioco e geometrie passando di più per Lobokta; le riaggressioni asfissianti di Anguissa e le ripartenze micidiali di Zielinski. In attacco la giostra del gol si è innescata di nuovo, Osi e Kvara, i magnifici due regalano gol e spettacolo in barba alle polemiche delle ultime settimane.
Con Raspadori che speriamo, per le sue qualità da punta e sottopunta, non giochi mai mezz’ala.
Di Lorenzo e Politano sulla destra sono una garanzia, così come sulla sinistra è tornata essenziale la qualità di Mario Rui.
Il Napoli è riemerso all’improvviso, proprio nel momento più delicato; da grande squadra, da campione d’Italia in carica; aspettando la Champions, nella madre di tutte le sfide del passato, quel Napoli Real Madrid che giocó anche la squadra maradoniana del primo scudetto in una delle gare più spettacolari della storia del club.
Questa volta in palio c’è la rivincita col passato remoto e con quello più recente visto che a Fuorigrotta è pronto a tornare Carletto Ancelotti per tentare di fare un dispetto alla sua ex squadra con la quale il rapporto si chiuse in maniera burrascosa.