fbpx

Djokovic ha fatto la storia del tennis conquistando il suo quarto titolo agli US Open.
Il serbo ha stabilito un nuovo record, aggiudicandosi ben 24 titoli del Grande Slam.
Un risultato epico che si aggiunge, come un nuovo capitolo, alla già leggendaria carriera di Djokovic.
Novak ha dimostrato, ancora una volta, la sua superiorità sul campo, vincendo 24 dei 36 titoli Slam ai quali ha partecipato, superando così ogni altro tennista nella storia.

Djokovic: il record e la vittoria contro Medvedev


Con questo record si può finalmente indicare Djokovic come il migliore tra i “Big Three” del tennis, che include anche i rivali storici Rafael Nadal e Roger Federer.
Nadal, infatti, è fermo a 22 titoli Slam a causa di infortuni, mentre Federer si è ritirato l’anno scorso con 20 titoli nel suo palmares.

La sua vittoria contro Daniil Medvedev è arrivata dopo una una partita emozionante e combattuta che si è conclusa con un punteggio di 6-3, 7-6, 6-3, segnando così il suo ritorno alla posizione numero uno nella classifica ATP.
Dopo aver superato Fritz e aver raggiunto la semifinale, Djokovic in finale degli US Open, ha ritrovato il russo Medvedev in una sfida davvero intensa che li ha visti combattere con grandissima grinta per oltre 3 ore.
Nonostante i suoi 37 anni, il serbo sembra determinato a continuare la sua titanica carriera, avendo alle spalle già 96 titoli ATP in 20 anni di tennis.

Con una grandissima abilità in difesa, Djokovic ha dominato nel terzo set, concedendo poco spazio al suo avversario. Una tecnica che è stata fondamentale per raggiungere la vittoria.

La classifica ATP: Djokovic in testa

In classifica, Djokovic ha superato Carlos Alcaraz e ora è in testa, in vetta all’età di 36 anni grazie alla sua grandissima forma fisica, seguito da Daniil Medvedev e Holger Rune. Stefanos Tsitsipas e Andrey Rublev hanno guadagnato due posizioni, mentre Jannik Sinner ha perso una posizione. La top ten è chiusa da Alexander Zverev, mentre il semifinalista degli US Open, Ben Shelton, è al 19º posto dopo essere salito dalla 47ª posizione solo una settimana fa.

Tra gli italiani, Lorenzo Musetti si trova al 18º posto, Lorenzo Sonego è sceso alla 38ª posizione, mentre Matteo Arnaldi è entrato nella top 50.
Ma che fine ha fatto l’amatissimo Berrettini?
Matteo è scivolato alla 66ª posizione, perdendone 30.

Djokovic e l’omaggio a Kobe Bryant

“Vorrei inviare un messaggio a tutti i giovani là fuori. Quando ho iniziato ero un bambino di sette anni sognavo di poter vincere Wimbledon e diventare un giorno il numero uno del mondo, mai avrei pensato di vincere 24 Slam”

Questa vittoria epica in tre set ha dimostrato il dominio di Djokovic nel tennis mondiale e ha segnato la vendetta per la sconfitta dell’anno precedente nella stessa competizione.

Dopo la consegna della coppa, Djokovic ha reso omaggio a Kobe Bryant, un caro amico e leggenda del basket mondiale, tirando fuori una maglia speciale.
Un’ occasione per riflettere sulla profonda connessione tra i due, tragicamente interrotta nell’incidente in elicottero che ha coinvolto Kobe e sua figlia Gianna nel gennaio 2020.
Djokovic ha voluto riconoscere il contributo di Kobe Bryant al suo successo nel tennis di fronte al pubblico americano e onorare l’uomo e l’atleta che era.

“Kobe era un caro amico.
Abbiamo parlato molto della mentalità da vincente quando ero alle prese con un infortunio, cercando di recuperare. Era una delle persone su cui facevo più affidamento… era sempre lì per un consiglio.
Quello che è successo con la morte di lui e di sua figlia mi ha ferito profondamente.
24 è la maglia che indossava quando divenne una leggenda del basket con i Los Angeles Lakers.
È stata una cosa simbolica riconoscerlo per tutte le cose che ha fatto”.