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E’ iniziata l’era Garcia. “Benvenuto in vetta monsieur, difendiamola”. E Rudi ci sta, vuole vincere trofei, che sia il quarto scudetto, la Supercoppa italiana o anche la Champions League. Già, perché il presidente De Laurentiis ha fin da subito sollevato l’asticella fino al tetto più alto dell’Europa che conta, sfuggito per un non nulla in questa stagione. La finale di Champions andrebbe di lusso, poi quanto meno giocarsela e chi vivrà, vedrà. Ciak si gira la prima scena del dopo Spalletti, nel suggestivo Museo di Capodimonte, immerso nel verde, tra arte e cultura. Con un grande assente, illustre, quel Cristiano Giuntoli diesse ed architetto dello scudetto, pronto a liberarsi, se il presidente lo vorrà, per andare dritto nelle braccia della vecchia Signora. Dopo aver fatto un capolavoro la scorsa estate rifondando e ricostruendo in maniera impeccabile il Napoli del terzo tricolore. Non c’era lui, ma Micheli capo dello scouting promosso ormai come direttore ed operatore sul mercato.

Un mercato tutto da scoprire, con un Napoli che al momento è una macchina perfetta, certo il pilota sarà differente, ma il materiale c’è per il 4-3-3 ma non solo come annunciato dallo stesso Garcia. Tutto dipenderà dalla permanenza di Osimhen a cui De Laurentiis ha strappato un si per il prolungamento di contratto per altri due anni. Poi se arriverà un’offerta irrinunciabile da 120-130 milioni sarà salutare per le casse ed il bilancio del club tra i più virtuosi del pianeta. Cambierebbero anche le strategie di mercato con tutti quei soldi in cassaforte da investire magari su David del Lille. Una cosa è certa, Kim è pronto a salutare per andare al Bayern Monaco che verserà la famosa clausola da 60 milioni e passa di euro. Il Napoli punta su Danso del Lens senza perdere di vista Scalvini dell’Atalanta. Possibile operazione anche a centrocampo visto che in uscita sicura sono sia Demme che Ndombele; riflettori puntati su Gabri Veiga del Celta.