Osimhen Kvaratskelia, il “drago a due teste” così come ha definito Spalletti il suo Napoli, ha sbancato anche l’Olimpico di Torino. Osi-Kvara, i draghi azzurri che sputano fuoco e fiamme sotto forma di gol ed assist.
Tre gol in due, più un assist: numeri da record per il Napoli, ma anche per i due gioielli azzurri. Decisivi ancora una volta, senza troppi sacrifici grazie ad un’altra prova di forza della sinfonia spallettiana che gioca a memoria, non conosce nè pause, nè flessioni e si avvicina sempre più spedita al sogno scudetto. Già, perché facendo due conti con 5 vittorie si potrebbe, anzitempo, cucire sul petto il terzo scudetto. Dei record. Del Napoli, ma anche di Osimhen e Kvaratskelia. Il nigeriano è inarrestabile, già a 21 gol in campionato senza battere rigori come Trezeguet alla Juventus capocannoniere con 24 gol senza penalty nel 2000/2001. L’obiettivo di Osimhen è provare ad attaccare il record dei record di Higuain e dei 36 gol proprio con il Napoli.
Osimhen è arrivato già a quota 25 in stagione e De Laurentiis dovrà corrispondergli un nuovo bonus. Come se non bastasse c’è Kvaratskelia che oltre ad incantare con le sue giocate è già arrivato a 12 gol e 10 assist, l’ultimo proprio a Ndobele contro il Torino. Mai nessuno era riuscito ad impattare al primo anno Italia con numeri tanto alti. E allora anche la scaramanzia più incallita rischia essere disintegrata da questo Napoli che non conosce ostacoli per il sogno sempre più vicino. Ma il bello, forse, potrebbe ancora venire, la Champions è diventata un nuovo obiettivo, oltre ad un nuovo sogno; e francamente con questo Napoli sognare Instambul non costa nulla.