Già Kvara e Osi, i gemelli del gol. Azzurri. Come lo furono per certi Vialli e Mancini della Samp scudettata che poi arrivó a giocarsi una finale di coppa dei Campioni a Wembley. Già perché se lo scudetto sembra a portata di mano dopo trentatré anni di attesa, c’è il sogno Champions che accende la fantasia del presidente De Laurentiis che ha fissato anche un premio per la squadra. Peccato che la partita sia stata macchiati dai cori solito discriminatori della curva ferrovia ai napoletani ai quali vanno aggiunti gli insulti a Spalletti e quelli inaccettabili che inneggiavano alla morte di Maradona. Una curva così va chiusa subito.
Osimhen e Kvaratskelia dipingono con gol ed assist la strada per lo scudetto. Una strada che sembra più che spianata, un altro passo verso il traguardo, dopo aver sbancato il Picco e superato con grande autorevolezza la trappola Spezia. La fuga degli azzurri continua senza sosta.
Il 3-0 maturato sul campo è frutto dell’ennesima prova di forza, carattere e cinismo della squadra di Spalletti. Dopo un tempo in cui lo Spezia si è difeso ad oltranza e coraggio. Ad inizio ripresa il Napoli ha colpito con Kvara ed Osi. Kvara ha sbloccato la gara segnando l’1-0 su rigore e fornendo l’assist ad Osi. Ma la fotografia del match e della forza dirompente del Napoli è tutta nel 2-0: con Osimhen che prende l’ascensore e con un jumping squat (per dirla alla Spalletti) di testa fa il 2-0. Osimhen è salito a quota 16 nella classifica dei capocannonieri e Kvaratskelia 8 gol e 9 assist. Numeri della fantasia e della forza dell’attacco azzurro, il migliore del campionato, come la difesa che sembra impenetrabile.