La Ferrari chiude il Gp del Messico al quinto posto; mentre l’imbattibile Verstappen fa la storia con i suoi magnifici risultati, dominando in pista.
Questa quattordicesima vittoria in stagione regala all’olandese il record di numero di successi: con questi numeri batte il primato di Michael Schumacher nel 2004 e Sebastian Vettel nel 2013.
Dunque, primo posto per Max, seguito da Hamilton, che con la sua amata Mercedes, ha solo un minuto di distacco dall’Orange.
Terzo gradino del podio per Sergio Perez.
Il cavallino rampante quest’anno non è all’altezza delle aspettative:
Carlos Sainz arriva quinto sotto la bandiera a scacchi, accusando un ritardo di 8 millesimi.
Sesto posto per Leclerc che, dopo il circuito messicano, colleziona 275 punti.
Un oceano di distacco dal primo posto di Verstappen, già campione di F1 del 2022, che con la sua Red Bull arriva a quota 416.
Altra gioia interrotta per la Ferrari, in una stagione iniziata già senza grandi entusiasmi.
I 141 punti di distacco non possono far altro che confermare tutte le problematiche della casa automobilistica più premiata al mondo, che sta facendo i conti con un Gp davvero complicato.
Uno stacco davvero alto dovuto alla poca competitività in pista che poi si riflette in classifica.
I due piloti della rossa hanno parlato ai microfoni dopo la gara in questa stagione 2022:
““Abbiamo massimizzato il potenziale e abbiamo preso un minuto da Verstappen“.
Leclerc
“Mi sentivo bene in macchina, ma quando sei così lento c’è poco da fare“.
Sainz
Cosa è successo alla grandiosa Ferrari?
Bisogna dire che questi risultati non sono assolutamente all’altezza di quelli dei grandi piloti come Alberto Ascari, Niki Lauda e Michael Shumacher, che hanno fatto la storia di questa casa automobilistica.
La scuderia più premiata della storia aveva iniziato il suo percorso già con il debutto nel 1950 con il Gran Premio di Monaco.
Il primo successo venne raggiunto nel 1952 con Alberto Ascari: sette vittorie su sette gare.
Poi arrivò lui: Michael Schumacher, che con 5 titoli mondiali consecutivi, sette in carriera (come Lewis Hamilton) è tutt’oggi considerato uno dei migliori piloti di tutti i tempi in Formula 1.
Una delle vittorie più famose e memorabili fu quella di Raikonnen nel 2007.
Il pilota finlandese che partiva al terzo posto con 100 punti, riuscì a scavalcare Alonso (secondo a 103 punti) e Hamilton (a 107 punti); vincendo il GP di Interlagos e il mondiale con un solo punto di vantaggio.
Davvero risultati eccezionali per la scuderia di Maranello che in oltre 70 anni, si è imposta sempre come la più vincente della storia della F1.
Ora invece, con questi risultati, si mette davvero male per la Ferrari.
Il Team Principal della scuderia Ferrari, Mattia Binotto, ha dichiarato:
“Non abbiamo spiegazioni, è stato un weekend difficile e oggi ancora di più. E’ una gara da analizzare, non è il risultato che vogliamo vedere in pista. Sono gare che servono anche per il futuro. La strategia non conta, non avevamo la velocità per battere quelli davanti. Abbiamo sofferto con la power unit, ma anche di vettura.
Mattia Binotto
Siamo mancati di trazione, di bilancio e facevamo fatica a curvare la macchina. Non ho una risposta certa, i fattori sono multipli. Mi auguro di vedere una Ferrari competitiva in Brasile, ci era accaduto in Belgio.
Ci confronteremo per chiudere forte in Brasile ed Abu Dhabi. Non escludiamo di cambiare il turbo alla macchina di Sainz in Brasile”.
Il 13 Novembre si tornerà di nuovo in pista. Stavolta in diretta dal Brasile.
Tutti i fan della rossa sono in attesa di una reazione da parte del team Ferrari che ribalti il risultato.
Gli appassionati del cavallino rampante si chiedono che fine abbia fatto quella scuderia che faceva battere i cuori, tenendo alto l’onore di noi italiani; quel team che ha fatto la storia del circo delle ruote scoperte.
Una cosa è certa, fa male vedere le rosse in grande difficoltà perché é davvero impossibile pensare ad una Formula uno in cui a dominare non sia la nostra amata Ferrari..