Gli scugnizzi napoletani diventano tecnici in serie A.
Mentre al Monza è arrivato Palladino e al Verona mette la firma Salvatore Bocchetti, i campioni del mondo della nazionale azzurra affollano le panchine della serie B.
I campioni del mondo affollano la serie B
Dopo le esperienze da calciatori, in molti hanno scelto di iniziare una nuova avventura come allenatori.
Daniele De Rossi arriva alla Spal e passano così a 4 i campioni del mondo 2006 che regnano sule panchine di serie B.
L’ex centrocampista della Roma non se e la sta passando molto bene: la Spal è ufficialmente uscita dalla Coppa Italia.
Al Frosinone arriva per il terzo mandato consecutivo, il difensore romano Fabio Grosso.
Il calciatore, che con il suo famosissimo rigore consegnò il Mondiale all’Italia, ora è alla sua terza stagione al Frosinone e pare che intenda restarci a lungo.
Filippo Inzaghi tiene testa a tutti in serie B con la sua Reggina che vola alta in classifica, attualmente ad un punto dalla Ternana.
Un grandissimo lavoro iniziato a Luglio 2022.
Una delle notizie più chiacchierate dei mesi scorsi è stata, senza dubbio, quella del ritorno di Fabio Cannavaro in Campania.
Il campione che alzò la coppa dei mondiali del 2006, è arrivato sulla panchina del Benevento dove sta allenando accanto al fratello Paolo, anche lui ex calciatore.
Prima panchina italiana per Fabio, che dopo le sue esperienze all’estero, ha firmato con il Benevento un contratto fino al 2024.
Il difensore fu uno dei primi a trasferirsi in Europa e lasciò la Juventus per approdare al Real Madrid. Va ricordato che Fabio Cannavaro fu anche vincitore del Pallone d’Oro nel 2006, quest’anno vinto per la 66a edizione da Karim Benzema.
Scelgono di continuare le loro carriere come allenatori.
Restando così ai margini di un campo sul quale negli anni ne hanno macinati tanti di chilometri.
Non sembra, eppure ne è passato di tempo. Forse è per questo che molti hanno deciso di chiudere le loro carriere da calciatori, ma non vale proprio per tutti.
Buffon e Fabregas sono gli unici campioni del modo ancora in attività, ma hanno scelto di giocare in serie B.
Il portiere più famoso della nazionale ha scelto di tornare dove tutto è iniziato: nella sua Parma. Fabregas, invece, sceglie Como, forse proprio per chiudere un cerchio.
Gli scugnizzi Palladino e Bocchetti sulle panchine di serie A
In panchina in serie A, Palladino e Bocchetti, accanto a grandi allenatori che hanno fatto la storia del calcio italiano e mondiale.
Partendo dal leggendario José Mourinho, che prima di sbarcare alla Roma ha allenato alcuni dei club più importanti al mondo come il Manchester, Il Barcellona , il Benfica, il Chalsae, il Real Madrid (giusto per citarne alcuni).
Simone Inzaghi che, dopo una fiorente carriera da calciatore, ha allenato la Lazo prima di passare all’Inter.
Allegri, Sarri hanno avuto tante esperienze in moltissimi club italiani di serie A.
Per non parlare di Spalletti, che con il club di De Laurentiis sta facendo un lavoro a dir poco eccezionale.
Questi tecnici sono accumunati da un unico filo conduttore: tutti hanno fatto molta strada per arrivare dove sono, nel massimo campionato italiano.
Vita sicuramente più facile per i due scugnizzi, entrambi di origine napoletana, che hanno avuto la fortuna di allenare in serie A, sebbene i due club in questione non se la stiano passando benissimo.
Paladino è arrivato ad allenare il Monza, dopo l’esonero di Giovanni Stroppa.
Ha mosso i suoi primi passi nei settori giovanili del Monza e ora, all’età di soli 38 anni è diventato tecnico dei biancorossi.
Da quando è subentrato in panchina, il Monza ha aumentato notevolmente il numero delle conclusioni effettuate, migliorando clamorosamente nelle ultime partite.
Anche per Bocchetti, la sfida all’Hallianz Verona, è tutt’altro che semplice.
Il calciatore napoletano, classe 86, ha giocato per nove anni in alcuni club del campionato russo, e dopo l’esonero di Cioffi, gli è stata affidata la conduzione tecnica dell’Hallianz.
C’è da dire che attualmente il club è al 18 posto in serie A, con soli 5 punti.
Il Verona verrà ospitato Lunedì sera dal Sassuolo per la partita dell’11 giornata di campionato.
Tornando ai nostri campioni del mondo, sarebbe bello se potessimo vederli fare carriera in serie A, magari allenando quei club in cui prima giocavano da titolari.
Gli ex compagni della nazionale nel tempo hanno regalato grandissime emozioni; in fondo stiamo parlando degli eroi della nazionale 2006, con alle spalle carriere stellari.
Era il 9 Luglio 2006 quando l’Italia salì sul tetto del mondo, regalandoci una commozione davvero incontenibile.