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E’ Roberto Mancini l’uomo copertina di questa Nazionale dei giovani che approda alle Final Four di Nation League.

Un Mancini duramente contestato dopo la clamorosa eliminazione dell’Italia ai prossimi mondiali in Qatar, ma che ha centrato l’impresa a Budapest conquistando la trentaquattresima vittoria come Arrigo Sacchi. A differenza dell’ex allenatore del Milan Mancini un Europeo lo ha portato a casa, mentre Sacchi perse la finale mondiale a Pasadena nel 94 ai rigori contro il Brasile. Una cosa è certa, l’Italia dei giovani ha fatto passi in avanti, nel gioco, nei risultati e nel gruppo squadra.

Raspadori ricorda Roberto Baggio, Donnarumma è tornato ai fasti dell’Europeo con parate pazzesche degne di un Fenomeno tra i pali. La difesa ha retto incassando zero gol in due gare. Bonucci e Acerbi sono una garanzia. Come Di Lorenzo e la sorpresa Di Marco sulle corsie esterne. Cristante offre sostanza e quantità, Jorginho tanta qualità, anche lui è tornato. Da rivedere Gnonto.

Senza dimenticare che mancavano tanti giocatori fuori chi per un motivo, chi per un altro. Vedi immobile, poi Chiesa, Berardi, Locatelli, Insigne. Torneranno certamente utili e saranno assemblati al nuovo gruppo dei giovani azzurri.

Peccato dover rinunciare al Mondiale, questa Nazionale avrebbe potuto certamente dire la sua.